La regola più infranta nel golf dagli amateur è proprio la prima.

La prima nell’ordine delle Regole del Golf, la prima in ordine di importanza.

E’ quella che troviamo infatti al punto 1.2 delle Regole: Standard di condotta del giocatore. E’ quella che, prima dell’aggiornamento delle Regole in vigore dal 1° gennaio 2019, trovavamo alla Sezione I – Etichetta; Comportamento sul campo, e che riassume lo ‘Spirit of the Game’.

Si tratta di solo tre princìpì:

  • Agire con integrità;
  • Mostrare considerazione verso gli altri;
  • Prendersi cura del campo.

Partiamo del terzo principio, quello di prendersi cura del campo, che si compone praticamente di quattro semplici azioni, e poi andremo a ritroso:

  • Ripiazzare le zolle;
  • Riparare i pitch-mark;
  • Rastrellare i bunker;
  • Non provocare danni inutili.

Ciò significa semplicemente che dopo aver commesso un ‘danno’ al campo questo va riparato.

Fine.

Questo princìpio viene sicuramente insegnato ai neofiti dagli istruttori, oltre che esser riportato ovunque sul web e sui libri.

A differenza delle Regole del Golf per le quali (forse) non basta una vita per averle studiate e imparate tutte e per le quali gli appassionati si dedicano ad accalorate discussioni, qui non c’è nulla da studiare nè da ripassare come prima di un esame.

Eppure, se dovessimo metterci a contare sul campo quante zolle non sono state ripristinate, quanti pitch-mark sui putting-green sono stati non riparati e quanti bunker non vengono perfettamente rastrellati, siamo certi che ne conteremo oltre un centinaio e probabilmente ancor di più.

Dubito che durante una gara amatoriale (di qualsiasi livello) o durante una semplice giornata di general play vengano infrante un pari numero di Regole del Golf fra droppaggi, palle sbagliate, palle mosse, registrazione del punteggio, ecc., norme che richiedono un po’ più di ‘impegno’.

Come mai?

Prendersi cura del campo diventa anche, come infatti lo è, un corollario agli altri due princìpi sopra enunciati, quello della considerazione verso gli altri giocatori (che altrimenti subiranno i danni provocati e non ripristinati) e quello di agire con integrità (cioè attenersi alle regole, e questa infatti è una regola) e sulle quali tornerò in un prossimo articolo.

Il ‘legislatore’ non ha previsto per le infrazioni ai tre princìpi summenzionati delle sanzioni (penalità di gioco) salvo i casi gravi e qualora sia adottato un Codice di Condotta. Ciò non significa che siano tollerate, vuol dire solamente che ci si affida alla ‘buona educazione’ dei giocatori.

E senza buona educazione non è più Golf, è altro.

11 aprile 2021

Influgolfer

Articoli consigliati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *