Alcune volte, quando giochiamo fuori gara, cioè i c.d. casual rounds, ci troviamo in una situazione in cui ‘ovviamo’ senza rispettare le regole del golf.
Accade, per esempio, quando perdiamo la palla oppure la troviamo ma è fuori limite: anzichè applicare le rispettive regole che ci imporrebbero la sanzione di ‘colpo e distanza’ (in altre parole, tornare sul punto originario dove si è tirato l’ultimo colpo, droppare una nuova palla e attribuirsi un colpo di penalità) proseguiamo applicando una non-regola che è quella del ‘ne butto giù una qua’.
Ciò avviene, e può essere anche comprensibile, per evitare di tornare indietro e di perdere tempo, considerando, appunto, che si tratta di una situazione fuori gara (anche se questo non giustifica il fatto di non aver giocato una palla provvisoria).
Tuttavia, seppur fuori gara, in occasione di una ‘sfida’ tra amici con in palio la solita birretta o pallina, a meno che non si dichiari la buca persa (match-play), tale sistema di ovviare non è assolutamente conforme alle regole del golf e quindi, di fatto, altera il risultato della buca (e contravviene naturalmente allo ‘Spirit’).
A questa situazione viene ora in soccorso una Regola Locale, e precisamente la Regola Locale Tipo E-5, che forse non tutti conoscono e che andremo ora ad illustrare.
La Regola Locale tipo E-5 (Alternativa al Colpo e Distanza per la Palla Persa o per la Palla Fuori Limite)[1] infatti è stata introdotta proprio per il gioco ‘fuori gara’, ma non solo.
Recita il testo della regola che “quando non è stata giocata una palla provvisoria, possono verificarsi problemi significativi con la velocità di gioco a causa di un giocatore che necessita di ovviare per colpo e distanza per una palla che è fuori limite o che è persa. Lo scopo di questa Regola Locale è consentire a un Comitato di fornire un’opzione extra per ovviare che permette a un giocatore di continuare il gioco senza ritornare al luogo del colpo precedente. La Regola Locale è appropriata per il gioco generale dove i golfisti giocano giri informali o giocano le loro proprie gare. La Regola Locale non è appropriata per le gare limitate a giocatori di alto livello (cioè gare di professionisti e gare di dilettanti a un livello d’elite).”
In buona sostanza, quando la palla è persa o fuori limite, invece che applicare la penalità ‘colpo e distanza’ si rimette in gioco la palla, con due colpi di penalità, in un’area prossima a dove si è persa o dove è uscita fuori limite.
La Federazione italiana, con apposita Circolare[2], è intervenuta sottolineando che tale regola è stata messa a punto dal Royal&Ancient “quando i giocatori giocano fuori gara o in partite fra amici (casual rounds or their own competitions)”.
Il Comitato Regole e Campionati (CRC), dopo aver interpellato il R&A sui limiti di applicabilità di tale Regola Locale “ha stabilito che questa opzione, oltre che nelle gare Professionistiche non sarà applicata in tutte le gare di Normativa Tecnica (Campionati, Gare Nazionali, Trofei Giovanili Federali, Gare e Trofei Giovanili, ecc).”
Ha altresì precisato che “Per quanto riguarda le gare di Circolo, fermo restando che la decisione spetta alle Commissioni Sportive dei vari Circoli tenendo conto della realtà locale, [si] invita pertanto a evitare il più possibile l’adozione di suddetta Regola, in particolare nelle gare più importati (come i Campionati Sociali o le gare dette di tabellone), limitandone quanto possibile l’uso.”
La circolare conclude, pur riconoscendo che i risultati ottenuti in gara con tale regola locale in vigore sono validi ai fini della gestione dell’handicap (come da decisione presa a suo tempo dall’EGA), invitando i circoli “a evitare il più possibile l’uso generalizzato di questa opzione ma di incoraggiare fortemente il corretto uso della palla provvisoria”, introducendo, di fatto, una interpretazione propria e restrittiva, seppur legittima, della regola in questione.
Conseguentemente, pena smentita da parte di qualche lettore che gentilmente volesse segnalarlo, tutti i circoli italiani non hanno adottato questa regola, anche fosse solo per le c.d. ‘coppe fragola’ o diffuso la conoscenza fra i propri soci per il gioco fuori gara, probabilmente per i seguenti motivi:
- Non contrastare una indicazione della F.I.G.;
- Conformarsi a quello che hanno fatto gli altri circoli;
- Ritenere tale regola contraria al concetto di ‘vero golf’ (o concezione tradizionale dello stesso);
- Evitare confusione nella comunicazione ai giocatori della applicazione della regola (in quali gare sì, in quali no);
- Scarsa conoscenza della regola e della sua applicazione corretta da parte dei giocatori.
Forse qualche circolo più virtuoso ha prodotto giustamente due testi di Regole Locali, uno per il ‘fuori gara’, introducendo la Regola Locale Tipo E-5, l’altro per la ‘gara’, senza. Sarebbe interessante saperlo.
La scelta operata dalla F.I.G. e attuata dai Circoli potrebbe essere criticata per i seguenti motivi:
- Annulla una regola istituita appositamente per contrastare il ‘gioco lento’, obiettivo primario a cui si sono conformate le nuove regole del golf dal 2019;
- Non ci risulta, come si afferma nella suddetta Circolare, che la regola è stata ‘messa a punto per il solo gioco in generale, cioè quando i giocatori giocano fuori gara o in partite fra amici’: la regola, indica il testo, è ‘appropriata’ per il gioco in generale (per cui la sua applicazione è opportuna) mentre non lo è per i professionisti e i dilettanti d’elite. Lascia aperta la porta per il resto, cioè per il gioco dilettantistico non d’elite (in questo articolo citato genericamente come ‘coppa fragola’);
- E’ opinabile che questa regola svilisca il ‘vero golf’, basti solo ricordare che ora nell’area di penalità si può appoggiare il bastone, rimuovere impedimenti sciolti, eseguire swing di prova (ma che area di penalità è allora?) oltre al fatto che a suo tempo l’EGA ne aveva confermato la validità ai fini dell’handicap;
- Le gare professionistiche e quelle dilettantistiche d’elite si differenziano già da tempo per alcune regole rispetto a quelle applicate nelle ‘coppe fragola’. Non avrebbe pertanto rappresentato un problema aggiungere un’ulteriore regolamentazione che avrebbe notevolmente favorito il gioco in termini di divertimento e velocità;
- La sua applicazione, ultimo ma non l’ultimo, tanto fuori gara quanto in ‘gara fragola’ avrebbe potuto, oltre che accrescere la conoscenza delle regole del golf da parte dei giocatori, permettere di giocare sempre correttamente.
Per onestà si rileva che l’applicazione di tale regola nel caso di palla persa (nello specifico il modo in cui si rimette in gioco la palla) lascia molto perplessi, ma questo è argomento diverso da quello qui trattato e semmai ne parleremo in un prossimo articolo.
La questione è dunque aperta e su questo tema si invitano i lettori, oltre che ad approfondire la conoscenza della regola in esame nei dettagli e in particolare nella sua applicazione (v. nota 1), cui non ci siamo soffermati in questa sede, ad esprimere la loro opinione nei commenti e/o a partecipare all’apposito sondaggio promosso su questo sito.
[1] V. testo completo tratto da ‘Guida ufficiale alle regole del golf’, F.I.G., 2019, ver. 1.2., pagg. 422-427, in allegato.
[2] Circolare F.I.G. n. 3 del 5 febbraio 2019 “Nuove Regole del Golf e limiti di applicazione della Regola Locale E-5”.
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